Al Mudec di Milano la personale di Tvboy, uno dei più affermati street artist contemporanei

Mudec photo ospita per la prima volta a Milano una personale di Tvboy, al secolo Salvatore Benintende, uno dei più affermati street artist contemporanei. ‘Tvboy. La mostra’ racconta, attraverso più di 70 tele, il percorso di uno degli esponenti principali del movimento Street art di matrice Neo pop. Le sue opere sono  esposte in diversi Paesi, dalla strada alle mostre museali, al PAC Milano, MDM museum oltre che in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londra, Los Angeles, Miami, da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat.

La mostra, prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano –Cultura, è a cura di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, ed è realizzata in collaborazione con Studio Tvboy. L’ingresso è gratuito. L’incontro tra il Mudec e l’artista è stato – come spesso accade in questi casi con artisti “disruptive” nei confronti della società e delle istituzioni – assolutamente casuale. In occasione della mostra del Mudec dedicata a Banksy nel 2018 “A visual protest. The art of Banksy” (21 novembre 2018 – 14 aprile 2019), Tvboy realizzò nottetempo un primo murale di protesta sul muro di cinta del museo, in via Tortona 56. Il murale rappresenta (è ancora oggi visibile) uno street artist incappucciato, ritratto di spalle, che gioca sull’ambiguità official/un-official, riferendosi alla mostra non ufficiale di Banksy che si svolgeva all’interno delle sale del museo.

Dallo “scontro” è nato un dialogo interessante, che ha visto lavorare il Museo delle culture e Tvboy insieme, per un progetto molto ambizioso all’interno del distretto Tortona. Lungi, infatti, dall’affossare o far cadere la provocazione dell’artista, il Comune di Milano e il Mudec hanno colto l’occasione spontanea invitando Tvboy a replicare l’opera durante una performance pubblica in museo realizzando una serie di opere successivamente vendute, il cui ricavato ha finanziato il progetto “Un muro che unisce”, in collaborazione con Municipio 6, per la realizzazione di due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e successivamente a Diabolik nei pressi della chiesa di San Cristoforo.

“La mostra che inauguriamo oggi nasce proprio in seguito alla collaborazione tra l’artista e le istituzioni – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –, e permetterà a un pubblico più ampio di scoprire come la street art sia un fenomeno pubblico e, alla stesso tempo, un lavoro artistico che si basa sulla riflessione politica e sociale legata alla nostra contemporaneità. Il Mudec si pone ancora una volta come osservatorio dei linguaggi artistici contemporanei, pronto ad intercettare quei fenomeni culturali che, come la street art, emergono più prepotentemente sul palcoscenico milanese e globale”.

Tvboy - Gino Strada

Sono quattro i grandi temi affrontati nell’arte di Tvboy: baci, arte, potere, eroi, e nella mostra si traducono in percorsi tematici.

Il primo nucleo è dedicato ai baci, che hanno reso famoso Tvboy nel mondo e che rappresentano per l’artista il gesto più intimo e romantico, ma anche il “dialogo” per eccellenza, ovviamente nell’accezione ironica che caratterizza le sue opere. Si prosegue con il nucleo dedicato al potere, con la visione assolutamente “iconica” e statica che caratterizza i potenti rappresentati da Tvboy. La terza sezione rappresenta forse la più significativa nella produzione di Tvboy, quella dedicata alla Storia dell’arte. Il percorso si conclude con la sezione dedicata agli eroi personali dell’artista.

Ma le sezioni e le categorie non si addicono a Tvboy, come spiega Nicolas Ballario nella mostra. Tvboy “incarna perfettamente la nostra contemporaneità, perché abbatte i confini tra discipline e ci spinge verso l’abbandono di una sterile visione del mondo per categorie, sia per le tecniche o gli strumenti che usa, sia per i contenuti che affronta, parlandoci di razzismo, discriminazione, ambiente, clima, cinema, sport, religione, violenza, sesso, morte, immigrazione, amore, amicizia, potere, eroi, arte. La sua forza – continua Ballario – è la produzione continua, esagerata, famelica. Tvboy ambisce a diventare un’enciclopedia per immagini della società contemporanea”.

Nella mostra, dunque, il percorso è un non-percorso, un racconto ai visitatori fatto anche attraverso gli occhi e la penna del fotografo Oliviero Toscani — uno dei punti di riferimento di Tvboy — che interpreta la visione dello street artist sul tema del potere, di Beppe Sala, suo grande estimatore che commenta la tematica legata all’amore e ai baci, e del Capitano di Open arms Marc Reig Creus, con il quale Tvboy ha realizzato un importante progetto e che commenta il tema degli eroi.

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