‘Cada_veri’ nella Darsena di Milano: l’opera di Angelo Orazio Pregoni per ricordare i morti civili in Ucraina

Una zattera sulle acque del Naviglio, in corrispondenza della Darsena è apparsa oggi a Milano, insieme a un telo di sei metri appeso al ponte Alexander Langer. Una piccola chiatta su cui giacciono cadaveri, morti che tornano a galla. È la nuova opera dell’artista contemporaneo Angelo Orazio Pregoni che ha realizzato questa scultura in memoria del massacro di Bucha in Ucraina. La scultura en plein air, performance abusiva, è il proseguimento ideale di un percorso artistico iniziato con il telo dipinto a olio da Pregoni lo scorso aprile presso la passerella di Porta Genova: ‘Cada_veri’, questo il nome della rappresentazione di tre corpi umani, disposti iconograficamente come i cadaveri di Bucha, e affiancati in quell’occasione da tre persone reali, distese a terra per simularli e denunciare quanto stava davvero accadendo in Ucraina, in contrapposizione con chi sosteneva che era tutto finto.

Ora la scultura sulle acque della Darsena è un richiamo a quel telo dipinto. Morti a galla e pensieri che riaffiorano, materia artistica e materia emotiva si mischiano: forse uno shock per i milanesi, sicuramente un gesto comunicativo di forte impatto, di denuncia, e di solenne celebrazione. L’idea di Angelo Orazio Pregoni è quella di generare un’installazione silenziosa, eppure assordante. “I morti di quella strage inumana meritano un’immagine pura che superi i confini della guerra” dice Angelo Orazio Pregoni. “Quelle persone senza un volto, senza una storia raccontata, senza un motivo per morire devono essere un monumento scolpito nel nostro animo. L’arte sempre più spesso è immateriale e trascende la vita che scorre e a volte si spezza. Credo sia compito preciso dell’artista – afferma – sporcarsi le mani per primo e rimuovere dagli occhi e dalle coscienze quella artefatta ipocrisia che conduce le persone lontano dalla realtà e dalla compassione. L’arte è storia solo se l’artista si assume i rischi della storia” I fantocci che galleggiano sulla zattera sono stati eseguiti dallo stesso artista insieme allo scultore e scenografo Marco Ventura. Dal ponte che collega le due sponde della Darsena è sospesa una gigantografia su telo nautico microforato che riporta una stampa del dipinto originale ‘Cada_veri’.

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