DOPO LA PRIMA/ Peter Pan

di Giulia Rossi

 

Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritti fino al mattino…

Alzi la mano chi non ha mai pensato di percorrere almeno idealmente con la fantasia quella strada che porta all’isola che non c’è, di immaginarla ma per davvero, come se fosse davvero un luogo indicabile in una mappa o anche nel più moderno navigatore. E invece no, James Matthew Barrie, quando nel 1904 scrisse questa favola per bambini non bambini o per adulti bambini, un testo sempre attuale e ricco di spunti per far volare la fantasia aveva in mente un mondo fantastico, ma che come sempre aviene nella mente del creativo, prendeva spunto dalla quotidiana in cui l’animo umano si manifesta. 

Peter Pan affascina perchè ci fa sognare e ci fa volare, non solo con la fantasia, ma ci trasporta proprio fisicamente, sollevati da un vento magico, sopra i tetti fino all’isola, che non c’è. Lo spettacolo andato in scena al Teatro Vascello di Roma cattura l’attenzione, diverte, rapisce grandi e piccoli in un’alternanza di recitazione e musica, luci e ombra in cui per un’ora di spettacolo l’attenzione non cala mai. I genitori accompagnano i figli e si divertono più di loro, i piccoli stanno inchiodati alle sedie e rivedono in scena personaggi che (speriamo) molti di loro conoscono già dai libri e dai racconti in famiglia e a scuola. 

Il Peter Pan dell’associazione culturale “Nomen Omen” intende recuperare il più possibile l’opera originale allontanandosi dalle atmosfere di disneyana memoria, il Peter in scena si avvicina più al giovane Dioniso o ad un satiro silvestre, piuttosto che  al ragazzetto in calzamaglia verde al quale siamo abituati. La musica accompagna dal vivo ogni rappresentazione ed eseguendo una partitura originale composta per l’occasione da Michele Piersanti.

Lo spettacolo ha esordito nel 2008 al teatro Vascello di Roma totalizzando, nelle dieci repliche previste, circa 3000 spettatori e nel 2009 ha inaugurato l’anno con 830 presenze al Teatro Italia. Il teatro d’ombre di Alessandra Maccotta, inoltre, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere vivo l’interesse dei piccoli in sala, affascinandoli con le luci e le ombre di questa arte antichissima.

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