Anna Freud

When: 2 Maggio 2017 - 7 Maggio 2017

Where: TEATRO BELLI, piazza Santa Apollonia, 11a, tel. 065894875, info@teatrobelli.it – www.teatrobelli.it

“…Che io sia così, senza desideri, è una vecchia lamentela… Credo che ciò derivi dal fatto che, in me, tutti i miei desideri si sono sempre incontrati con il loro esaudimento e che ho veramente tante più ricchezze degli altri… la causa di ciò è la mia immodestia, che in un primo momento rende i desideri così elevati che la realtà non può mai arrivare a soddisfarli” (Anna Freud)

Il monologo “Anna Freud: un desiderio insaziabile di vacanze” si inserisce con la sua fortunata vittoria presso il prestigioso ‘Premio Tragos’ di Milano, in un anno in cui la revisione della biografia, più che dell’opera freudiana sembra rivestire una fortuna e una molteplicità insolita. Dalla distruzione sistematica di Onfray, al geniale esordio macedone ‘La sorella di Freud’ di Goce Smilevski ad infiniti altri testi minori, la revisione su questo indiscusso colosso del Novecento sembra infatti più vivace e interessante che mai…Per non parlare dell’attuale dibattito odierno sui diritti civili, che la vita di Anna sembra nella sostanza precorrere. Il mio testo narra di Anna, del suo rapporto con il padre, con la famiglia in genere, con la psicoanalisi sua grande passione, con l’amica del cuore Dorothy Burlingham. Il tema che maggiormente mi ha sedotta, all’idea di affrontare un intreccio di tale statura e complessità è quello dei paradossi che si intrecciano dentro una famiglia, il cui capostipite è considerato quasi il padre fondatore di ogni presupposta “normalità”.

In realtà, attraverso uno studio approfondito mi sono resa conto di quanto originale e assolutamente unica sia la miscela della biografia e dell’opera di Anna, considerata quasi una vestale da suo padre stesso… dalla compresenza di tre madri reali e simboliche, alla castità praticamente certa, alla sua quasi letterale incarnazione del complesso di Edipo, alla relazione con un’altra donna definita solo amichevole anzi ‘gemellare’, ma in grado di accompagnare entrambe in una esistenza comunemente dedita ai bambini, fino alla sepoltura delle stesse in urne gemelle, i tanti rischiosi tradimenti, il suicidio di una figlia di Dorothy gelosa della stessa Anna, i tentativi che oggi ci apparirebbero davvero cinematografici di Freud stesso affinché il suo collega Ferenczi trattenesse a Budapest in analisi Robert, il marito disturbato di Dorothy per lasciare sua figlia –che lui stesso definiva ‘ben sistemata’- tranquillamente accanto alla sua amica del cuore, le intricate relazioni tra i sei figli di Sigmund, l’invasione nazista, le analisi se non interminabili di certo assai prolungate e vicendevoli di Freud su sua figlia, poi su Dorothy, di Anna sui bambini di Dorothy, la guerra, le trentasei operazioni alla mascella di Freud sempre assistito amorevolmente e faticosamente da Anna… e tanto altro ancora, che hanno fatto a mio parere della famiglia e delle sue insospettabili connessioni materia di un monologo moderno, avvincente, e di possibile interesse internazionale.

NOTE DI REGIA – Non appena mette piede sulla scena, Anna Freud rimuove i teli che coprono i mobili della vecchia casa di famiglia e spalanca l’armadio della memoria, dal quale estrae una miscellanea di ricordi che vanno a comporre il quadro del suo complesso rapporto con il padre Sigmund, con la madre e le sorelle, con la sua compagna Dorothy e con la sua “gemella rivale”, la psicoanalisi, che abbracciò e la rese finalmente madre di moltissimi bambini, nonché degna erede dell’inarrivabile padre. Per accompagnare la sua delicatissima e spietata autoanalisi, abbiamo scelto di assecondare il tempi e i modi della libera associazione, del cammino a ritroso, del flusso di coscienza, puntando la luce lì dove il faro della ragione di Anna decide volta per volta di posarsi. La scarna e ineffabile presenza del fondatore della psicoanalisi, completa lo scenario della réchèrche di Anna, offrendo agli spettatori delle suggestioni sospese che pesano come macigni.

Stefania Barca in

ANNA FREUD: un desiderio insaziabile di vacanze

di Roberta Calandra

con la gentile partecipazione di Gianni Oliveri

Scene e costumi Annalisa Di Piero

Regista collaboratore Paolo Orlandelli

regia Edoardo Siravo

ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21,00, domenica ore 17.30

PREZZI : Interi € 18,00 – Ridotti € 13,00

info e prenotazioni: 06 5894875 – info@teatrobelli.itwww.teatrobelli.it

La manifestazione è realizzata con il contributo di INPS – fondo PSMSAD

 

 

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