Antonio Ciarallo: Sipari

When: 7 Novembre 2014 - 10 Novembre 2014

Forlì – Dalla solida formazione informale, abituato a infondere vita alla materia nel gesto, Ciarallo alla fine degli anni 90 compie un deciso salto nel concettuale, riducendo coraggiosamente l’opera al dato essenziale dello sfondo anticipando le tendenze décor di tanta arte europea, antesignano del lavoro di Wright e di Stingel.

Pizzi e decori quasi Liberty si piegano alla materia, dialogano con rilievi plastici altri, così come in effetti fu in origine… l’Art Nouveau infatti è sempre stata libera nell’adoperare nuovi materiali e superfici lavorate, sino a porre l’astrazione al servizio del puro design. Non è questo il caso. I lavori di Ciarallo infatti  sono quanto di più distante da una sorta di fruizione utilitaristica dell’arte. Riescono infatti pur vivendo della leggiadria della forma ad essere assolutamente alieni dalla leziosità d’una estetica fine a se stessa. Sipari infatti intende considerare il concetto di svelamento in arte, la stretta commistione tra contemporaneo e conoscenza, proprio a livello semeiotico. Nel Barocco decoro e pizzo coprono, animano la pienezza delle forme e suscitano meraviglia, il velo è in epoca Vittoriana e ancor prima nella Roma papalina atto di censura, e così via via nella storia dell’arte laddove il corpo abbandona l’astrazione classica per diventare pura materia e carne da coprire…

 

Finché le nuove tendenze mitteleuropee utilizzano il decoro come tramite di conoscenza, non per coprire ma per scoprire, come metafora delle stratificazioni linguistiche, segniche, culturali cui il contemporaneo e il sociale sono assoggettate.  Ma in fin dei conti tutta l’arte è contemporanea nell’interpretare, codificare, sostenere, trasfigurare la realtà. In questa dimensione il tempo si annulla permettendo il dialogo tra forme e modi solo apparentemente lontani. Questo progetto non intende dunque un pedissequo confronto tra l’allora e l’adesso, quanto l’analisi di come nell’arte tempo e spazio si annullino in quella che è la vera contemporaneità dell’arte. Il far vivere in maniera istantanea sensazioni che appartengono all’Uomo indipendentemente da epoche e latitudini,  in quello che è un vero metissage culturale. La grande scoperta del contemporaneo è infatti la polisemia : nessuna spiegazione necessaria e possibilità combinatorie e di spiegazioni infinite…

 

Se le opere di Ciarallo dunque sono assimilabili all’Art Nouveau nella leggerezza del decoro (peraltro grande riscoperta delle ultime tendenze in un’arte che sempre più ha bisogno di levità e positività formale), contenutisticamente molto si  avvicinano, percorrendolo in forma per così dire agnostica, alla visione del sacro e della liturgia, ripresa non a caso da altra corrente mitteleuropea quale l’azionismo viennese. I grandi rossi di Ciarallo immediatamente ricordano le pianete liturgiche incrostate d’oro del 1600 e al contempo le vesti sacrificali di Hermann Nitsch cui peraltro l’accomuna l’esuberanza del gesto. La mise en scène, l’atteggiamento fisico dell’autore nei confronti della tela è altro interessante motivo del contemporaneo e il gioco delle parti, che sia o meno dietro o davanti a un altare sacrificale, è conquista del 900 non solo in arte ma anche in letteratura e psicanalisi. Come in una liturgia infatti la performance anche solo “semplicemente” pittorica si percepisce chiaramente in queste opere e lo spettatore è coinvolto in una partecipazione mentale dalla potenza veramente non trascurabile. Guardare e toccare queste tele è recitare una preghiera in silenzio…

 

Antonio Ciarallo: Sipari

A cura di Raffaella A. Caruso

Evento collaterale di Arte Forlì- Contemporanea

 

FORLI’ FIERA -Quartiere fieristico- via Punta di Ferro, 2

7-10 novembre 2014

Orari

venerdì dalle 17.00 alle 19.30

sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30

lunedì dalle 10.00 alle 13.00

 

Contatti

www.fieracontemporanea.it

www.galleriaeidos.com

 

(nella foto: SM-ALTARE, 2014, cm 150×130, ossidi di ferro, colle, siliconi e vernici dorate su tela, Courtesy dellartista ed Eidos Immagini Contemporanee)

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