CONVEGNI/ La moda che visse due volte

When: 28 Marzo 2014

Pontedera – La Fondazione Piaggio e Istituto Modartech in collaborazione con Gattinoni promuovono l’incontro “La moda che visse due volte – Il bello e sostenibile dell’artigianalità italiana” il 28 marzo al Museo Piaggio di Pontedera. L’incontro, moderato dalla giornalista Alessandra Lepri, prevede la partecipazione di Riccardo Costagliola, Presidente, Fondazione Piaggio; Liliana Canovai, Assessore cultura, Comune Pontedera; Alessandro Bertini, Direttore Istituto Modartech; Stefano Dominella, Amministratore Delegato Gattinoni Couture, Vicepresidente Sezione Tessile Abbigliamento e Moda di Unindustria, Direttore Scientifico Istituto Modartech

Dopo il successo della scorsa edizione, dedicata alle Professioni della Moda, il tema attuale è focalizzato sull’artigianalità ed ecosostenibilità della Moda. Il convegno è un dialogo fra professionisti del Made in Italy, dedicato agli studenti delle scuole superiori  e alla stampa invitata, per descrivere l’attuale scenario del mercato, evidenziando l’orientamento e i percorsi formativi che garantiscono sbocchi professionali concreti, in perfetta sintonia con la filosofia di Istituto Modartech.

 

Le tendenze contemporanee della Moda e gli sviluppi nel mercato sono sempre più concentrati sull’ecosostenibilità, sul riciclo creativo dei materiali e naturalmente sull’impatto delle produzioni sull’ambiente,  parole entrate a far parte del vocabolario del mondo fashion e che si traducono nell’utilizzo di abiti e di accessori simbolo di una filosofia sempre più green. Grandi firme hanno creato delle collezioni ecosostenibili, nelle quali prevale l’uso di materiali biologici e di riciclo. La tendenza del riciclo porta a sviluppare  idee creative con l’obiettivo di risparmiare materie prime ed energia. Se poi questo approccio etico si sposa con abilità artigianale, attitudine sartoriale e creatività si raggiunge l’eccellenza, e se l’artigianalità viene valorizzata con tecnologie innovative, arte e mestiere danno vita a un Made in Italy unico al mondo.

 

La moda green è in una nuova fase, che non guarda solo al riutilizzo di vecchi scarti, ma che è diventata industria ad alta tecnologia a tutti gli effetti. Fra le richieste di brevetto che riguardano tecnologie sostenibili nel settore tessile-abbigliamento, su 1.170 domande depositate presso l’apposito Ufficio europeo il 6,5% sono italiane, secondi solo alla Germania (19,7%) e davanti alla Francia (4,8%).

 

LA MODA CHE VISSE DUE VOLTE, il bello e sostenibile dell’artigianalità è l’occasione per un dialogo fra studenti, professionisti e mondo formativo, per raccontare le nuove tendenze nel mercato della Moda, portando interessanti testimonianze dal mondo del lavoro e un orientamento sui percorsi didattici post diploma per entrare nel mercato con le competenze effettivamente richieste in ambito creativo e produttivo. E’ una “lectio magistralis” corale sulla sinergia fra eccellenze e approccio concreto: la carta vincente per attivare, con progetti mirati, un filo diretto fra scuola e lavoro. Un momento di riflessione ricco di spunti ed esempi concreti per trasformare una passione in un mestiere, trovare un’occupazione, diventare imprenditore, costruire con successo una professione. L’evento si sposa tematicamente con il progetto, in partenza a gennaio 2014 e avviato dal Comune di Pontedera in collaborazione con Fondazione Piaggio,  che prevede il coinvolgimento del Liceo XXV Aprile di Pontedera con una serie di laboratori, finalizzati a realizzare il prossimo maggio una mostra con i lavori dei ragazzi. Iniziativa realizzata in collaborazione con la società Waste Recycling. Il convegno si rivolge ai ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori di Pontedera e della Toscana in generale.

 

Al tavolo della conferenza saranno invitati stilisti e professionisti che hanno fatto dell’artigianalità e dell’ecosostenibilità un marchio vincente nel mondo della moda e del design. Sono stati individuati tre stilisti italiani che incarnano appieno con le loro collezioni di successo la perfetta fusione fra creatività, originalità e filosofia del riciclo. Ognuno di loro rappresenta un esempio eccellente.

 

Giulia Boccafogli, architetto e stilista, animata da passione, ricerca e dedizione. Sono queste le parole che meglio descrivono l’atteggiamento di Giulia verso le sue creazioni: ornamenti contemporanei realizzati a mano con pregiati pellami di recupero. Pezzi unici che sembrano provenire da un immaginario sommerso fatto di inchiostro, profonde luci offuscate e vellutati fluidi di palude. Uno stile a metà tra la moderna decadenza, caratterizzato da onde, drappeggi e linee morbide e il tribale, con sottili, soffusi richiami fetish; uno stile in cui il concetto di “accessorio” sembra svanire, lasciando al suo posto l’idea dell’ornamento come grande protagonista.

 

Moltosilvia, il marchio creato dalla stilista Silvia Pizzoli. Un nome nato quasi per scherzo, una sorta di sinonimo per indicare un certo tipo di stile e di mood che idealmente appartiene al mondo di Silvia, che ha iniziato il suo percorso dalle piccole cose, senza clamori, ma con impegno e serietà. Il suo punto di partenza sono i foulard dai colori e dalle fantasie esplosive, merletti d’antan, scampoli di tessuti preziosi, tagliati e riassemblati, che in base all’ispirazione del momento, si trasformano in accessori o abiti. Silvia crea capi unici e irripetibili, nati dall’ idea del recupero, con una nota nostalgica, la cifra stilistica che caratterizza le sue piccole opere d’arte.

 

Momaboma, linea di accessori creati dall’estro creativo di Maurizio Longati, presentato per la prima volta nel 2005 al Who’s Next di Parigi. La sua filosofia è sintetizzata dalle sue stesse parole: «Tutto ciò che appartiene al passato, mantiene intatto il fascino dell’umanità, dell’imperfezione, della normalità. Per questo mi lascio ispirare da qualsiasi oggetto usato e vissuto, che sappia raccontare la propria storia. Le emozioni suscitate da questi materiali sono essenzialmente visive e tattili, le stesse emozioni con cui impariamo a misurarci sin dai primi giorni di vita.». La sua ricerca è frutto di un lavoro costante, le sue famosissime borse nascono da un materiale che prima era qualcos’altro, sono pezzi unici e romantici, che nel giro di nove anni hanno fatto il giro del mondo.

 

Durante l’incontro verranno lanciate le Borse di studio Modartech.  Un bando che, attraverso la partecipazione ad un contest creativo,  permette di poter accedere in forma completamente gratuita ad alcuni corsi proposti da Istituto Modartech. L’iniziativa viene rivolta agli studenti dell’ultimo anno delle scuole di moda, design e grafica. I progetti pervenuti verranno valutati da una giuria tecnica formata da professionisti del settore e giornalisti specializzati.

 

La partecipazione è gratuita a numero chiuso su prenotazione.

Per informazioni:

www.museopiaggio.it

www.modartech.com

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