Teatro/ Al Verdi di scena ‘paladini di Francia’

When: 18 Gennaio 2011 - 23 Gennaio 2011

Milano- Dal 18 al 23 gennaio il Teatro Verdi ospita il quarto appuntamento stagionale di IF festival: Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io! – vincitore del Premio Associazione Nazionale Critici del Teatro e del Premio Eolo Awards come Miglior Spettacolo – scritto da Francesco Niccolini per la regia di Enzo Toma.

Ispirandosi a Che cosa sono le nuvole? la regia di Niccolini presenta i personaggi dell’Ariosto quali pupi siciliani che raccontano storie eterne e universali di amore, guerra, destino e ricerca di dignità. no spettacolo avvincente, colto e divertente insieme, metateatrale, che utilizza una lingua originale che mescola diversi dialetti come ad evocare una guerra lontana, con la voce di Carlo Magno fuoricampo che è allo stesso tempo imperatore e regista. Si gioca anche con le battute di Amleto e Riccardo III, con dialoghi fitti spesso in rima. Ma Paladini è uno spettacolo pensato anche per tornare col pensiero al gioco della guerra dei bambini, massima espressione della finzione, dove uno scolapasta rappresenta un elmo e le posate le armi.

 

Scrive Niccolini: “Giochi di bambini. Giochi di guerra. Marionette. Pupi. Roba vecchia e bellissima. Da spaccare in due a colpi di spada. Sotto: corpi, metallo, amore e guerra. Sopra: fili, voci tonanti e un destino tragico.[…] Vent’anni dopo, quando vedo uomini e/o marionette morire sui campi di battaglia, ho capito che tutti meritano compassione e i loro corpi vanno rispettati. La storia comica e tragica dei paladini di Carlo Magno – dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle – racconta la bellezza e la crudeltà della vita. […] Mi pare di essere nel teatrino delle marionette dove Pasolini fa raccontare a Totò, Ninetto Davoli, Franco e Ciccio, la triste storia di Otello, Iago e Desdemona. Con quelle stesse marionette vorrei raccontare di Rinaldo, Astolfo, Bradamante, Fiordiligi, Orlando e, da ultimo, il massacro di Roncisvalle, quella discarica assurda e insanguinata dove tutti quei corpi morirono e furono abbandonati, occhi al cielo, a domandarsi che cosa sono le nuvole”.

 

TEATRO VERDI

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