Il Museo del Novecentro raddoppia, al via concorso internazionale di progettazione

Milano, 16 dicembre (di Redazione) Sono state approvate oggi dalla Giunta del Comune di Milano le linee guida per il concorso internazionale di progettazione per l’ampliamento del Museo del Novecento al secondo Arengario in piazza Duomo. In occasione del decennale della sua inaugurazione, avvenuta il 5 dicembre 2010, l’amministrazione annuncia il raddoppio del Museo del Novecento, che negli anni ha conquistato oltre 4 milioni di visitatori ed è diventato uno dei luoghi simbolo di Milano. Nato con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’arte del XX secolo, oggi custodisce le collezioni che la città ha ereditato e acquisito nel tempo, circa seimila opere, e ne espone al pubblico oltre quattrocento. La riconversione del Secondo Arengario porterà all’incremento degli spazi del Museo di oltre mille metri quadrati, consentendo di esporre oltre 100 nuove opere e di rileggere tutto il percorso museale che attualmente si sviluppa nel Primo Arengario, spaziando dalle Avanguardie storiche agli anni Ottanta, per raggiungere così gli anni Duemila, a ridosso della contemporaneità.

Il Secondo Arengario, oggi sede degli uffici dell’assessorato allo Sport e Tempo libero e del Municipio 1, era stato progettato insieme all’edificio gemello negli anni Trenta dagli architetti Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi, come ingresso monumentale a piazza Duomo. La sua riconversione consentirà una valorizzazione dell’intero complesso dell’Arengario, che potrà così ritrovare la sua completezza e un nuovo equilibrio. L’obiettivo del progetto, intitolato ‘NovecentoPiùCento’, è quello di creare un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee che sia in grado di collocarsi per collezioni, spazi e servizi tra i principali musei italiani e stranieri. È infatti previsto anche lo sviluppo di servizi aggiuntivi, come un laboratorio di conservazione, una caffetteria e un bookshop. La progettazione dovrà avere cura di tutte le implicazioni storiche, ambientali, turistiche e architettoniche di questa trasformazione, trattandosi di un edificio storico che affaccia su piazza del Duomo, cuore della città non solo per i milanesi, ma anche per i turisti provenienti da tutto il mondo.

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