La luce di Marinella Senatore: quando l’arte è sostenibile e condivisa

(dalla nostra corrispondente da Londra, Antonella Zangaro)

‘We rise by lifting others’. Per crescere, brillare, dobbiamo sollevare e supportare anche gli altri. In questa frase, che illumina una delle sue opere esposta presso l’Ambasciata italiana a Londra, è racchiuso il senso dell’impegno artistico di Marinella Senatore. Arte partecipativa ed inclusiva che, dal 9 Giugno al 26 Agosto, sarà esposta a Londra in un progetto che si sviluppa in tre luoghi simbolo. Afterglow è il tema di questa multi-site performance che ha visto il coinvolgimento di 200 persone ed una gestazione di tre mesi. Una installazione, che sa di antico ma ancora vivido e si rifà alle luminarie dei giorni di festa del sud Italia, è allestita davanti alla Battersea Power station. Presente e passato si accarezzano tra sobrietà ed un’esplosione di colori e passione.

“Lo scorso marzo – ci racconta Marinella Senatore – avevamo già praticamente definito i profili ed i contenuti dell’installazione londinese. Poi – sorride – ho deciso che avrei completamente rivoluzionato l’idea iniziale per dare vita a qualcosa di diverso e meno scontato”. E questa è la sua cifra: sfidare continuamente se stessa e gli altri compiendo scelte non usuali. “Più rischiose – ci tiene a precisare – perché un grande sforzo per cambiare implica anche un grande rischio”.

Ecco perché la strada percorsa da Marinella Senatore non è mai quella più scontata; la sua visione è animata dalla volontà di espansione in un contagio collettivo che vuole dare corpo e concretezza a tante parole, molto usate oggi, ma spesso a vuoto. Arte condivisa per l’artista significa che, nella sua avventura iniziata nel 2006, sono state coinvolte quasi 7 milioni di persone in 24 paesi diversi. Il suo obiettivo è quello di creare delle comunità che possano condividere idee, pensieri e, alla fine, un senso di appartenenza.

“Quando arrivo in un luogo cerco di coinvolgere tutte le persone che hanno voglia di esprimersi e di dare voce ai propri pensieri in modo creativo”. Così, nascono i suoi progetti che sono arte; così è stato scelto il secondo luogo simbolo di Londra dove mettere in scena Afterglow. SIAL School e Association of Ukrainians in Great Britain: una scuola italiana ed il centro di raccolta di aiuti per il popolo ucraino, a Holland Park. L’arte di Senatore è un flusso di voci, rumori e pensieri; coinvolge il coro della scuola ma anche ballerini, musicisti, poeti e sportivi, arte e cinema. L’idea è quella di dare vita a opere piene di energia che possano contagiare tutti, compreso chi ne fruisce, trasformandolo in un soggetto attivo della creazione. Questo il senso dell’interdisciplinarità che anima il suo impegno.

“Io non sono nata per lavorare in un luogo chiuso, l’arte è fatta per stare insieme e per fare incontrare e mettere in relazione le persone.” Fare comunità, creare relazioni, partecipazione, inclusione sono espressioni che nel suo lavoro diventano fatti. Così, arriva il terzo luogo simbolo scelto a Londra: Covent Garden, una piazza sempre viva e piena di scambi. Petersham Nurseries è la sede della terza installazione che, come tutta l’opera dell’artista, parte da un altro presupposto imprescindibile: la sostenibilità.

“Costa di più – confessa – ma gli artisti non possono essere indifferenti alla questione ambientale”. La luce, che è il filo conduttore di Afterglow e di molte delle sue opere, viene generata dal green neon, una tecnologia che restituisce lo stesso effetto di quello tradizionale ma senza inquinare in nessun momento del suo ciclo vitale. Bandito anche il mercurio in ogni sua forma. Arte sostenibile, unica ed irriproducibile. “Quello che io voglio generare  – racconta la Senatore – è una esperienza che io stimolo, ma che poi non posso più controllare; un’esperienza anche fisica”. La partecipazione in questo caso, non è solo un metodo, ma dà contenuto, perché la trasformazione non viene solo dalle idee e dalla discussione, ma anche nella fruizione.

“Io detesto il senso della passività” chiarisce e questo vale anche in riferimento al ruolo degli spettatori, considerati partecipanti attivi. Le creazioni di Marinella Senatore hanno un ciclo di vita continuo – ci spiega Luca Mazzoleni, Founding Director di Mazzoleni London, la galleria che ha scommesso tutto sull’artista di Cava dei Tirreni. Le opere più importanti, create in loco con materiali reperiti sul territorio, poi si scompongono e ricompongono nei diversi set in cui avranno vita futura. Il valore delle realizzazioni dell’artista è quotato tra i 20.000 e i 100.000 Euro e considerando il lavoro ed il metodo che ci sono alle spalle, non esiste una grande sovrabbondanza di opere disponibili sul mercato. Insomma, se non è elegante dire che c’è una lista d’attesa, di fatto, è così.

“L’energia è la mia principale qualità  – conclude il suo racconto Senatore che ti dà del tu e ti chiede sempre come ti chiami – ed il mio obiettivo è quello di farla interagire con l’energia degli altri”. Anche questo aiuta ad immaginare che, alla fine, portandosi a casa una delle sue opere, ci si porti a casa molto di più di un fascio di luce, perché si portano pensieri, suoni, parole, confronti, visi, mani che creano, gambe che danzano, storia, passato, idea e futuro e tanta poesia ed impegno sociale.

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