LIBRI SOTTO L’ALBERO/ Se avete pregiudizi sulle ragazze dell’Essex, leggete qui

In Inghilterra è in uso un’espressione che racchiude tutti i possibili pregiudizi nei confronti delle donne che si sottraggono alle cosiddette norme della rispettabilità sociale: ragazza dell’Essex. Con ‘Sfacciate’ (Neri Pozza), Sarah Perry fa propria l’espressione dispregiativa e la trasforma in aspirazione, dimostrando, attraverso la storia di alcune illustri cittadine, come sia motivo di orgoglio, e non di imbarazzo o di vergogna, essere una ragazza dell’Essex. Dalla martire protestante Rose Allin all’indomita abolizionista Anne Knight, dalla filosofa e poetessa nera Audre Lorde, alla scrittrice Harriet Martineau, dall’attivista Emily Hobhouse a Kim Kardashian: ecco alcune delle Essex girl. Sono loro a incarnare il significato dell’essere poco raccomandabili, irrispettose, disobbedienti; del parlare senza aspettare il proprio turno e alzare troppo la voce e troppo spesso; dell’essere irritabili e irritanti; dell’essere corpi sgradevoli e scomodi, spina nel fianco per le classi al potere, persone totalmente libere, perché chi resiste all’obbligo “di mantenere fresca la vernice della reputazione” è anche capace di opporsi ai soprusi e all’arroganza del potere.
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