I mosaici di Marco De Luca per il Festival Cristallino

Il Festival Cristallino, per la sua sesta edizione, continua la serie di percorsi diffusi tesi a rimarcare come all’interno di un territorio siano proprio le realtà di confine a svolgere una funzione determinante circa lo sviluppo e la precisazione della sua stessa identità.

IN-STUDIO, il percorso itinerante negli atelier degli artisti del territorio, arriva a Ravenna domenica 30 settembre per far conoscere il laboratorio di Marco De Luca (via Salara 33). Terzo e ultimo appuntamento che ha permesso di scoprire anche gli studi d’artista di Paolo Buzzi (Bagnacavallo) e Claudio Ballestracci (Longiano). Come di consueto la visita all’atelier si svolgerà in due atti: un momento di presentazione critica del lavoro dell’artista e un momento performativo insieme al gruppo musicale Cal Trio.

Il lavoro di Marco De Luca tocca per via diretta tutti i termini delle questioni musive, a cominciare dalla continuità col passato alla sua giustificazione agli occhi della cultura visiva d’oggi. Se De Luca costituisce l’esempio più limpido della figura unica di ideatore ed esecutore auspicata da Severini, è perché sente il mosaico come suo mezzo d’elezione, e pensa, vede, progetta, in termini di mosaico. Ed è attraverso la pratica, la sua ‘poetica’ musiva, appunto, che egli intende l’opera in tutte le sue storiche prerogative pur nell’ottica di un’inequivocabile modernità.

Le stesure di fondo dei mosaici paleocristiani e bizantini, gli spazi indefiniti contro cui si stagliano le figure dei santi o le porzioni di suolo su cui appoggiano, senza peso, i loro piedi, sono le fondamenta visive da cui De Luca avvia la sua personale ricerca espressiva. Misti di tessere, di cui il nostro enfatizza le modulazioni più o meno accentuate del colore, secondo le direzioni della verticalità e dell’orizzontalità, un blu che scolora in un azzurro chiaro, un rosso che da vermiglione si fa carminio, monocromi o quasi-monocromi, contrasti, gradienti. Con il mosaico i colori possono solo essere accostati l’uno all’altro. La percezione di chi osserva completa l’opera, per via della mescolanza ottica dei colori di ogni tessera con quelli delle tessere che le giacciono accanto. Il mosaico presuppone un alto coinvolgimento da parte dell’osservatore.

 

Performance musicale

Cal Trio

Il gruppo è formato da Domenico Caliri, Stefano Senni e Marco Frattini. La musica di Cal Trio 2.0 è intrisa di jazz, ma anche di improvvisazione libera e di strutture non convenzionali. Il dialogo continuo tra il leader e la sua ritmica risulta una caratteristica evidente fin dal primo ascolto. Oltre i brani originali il trio esegue anche alcune riletture di celebri standards. La musica di questo gruppo guarda avanti con la coscienza del passato; mantiene vivo lo spirito innovativo insito nel linguaggio jazzistico, tralasciando tuttavia le convenzioni di maniera.

Il Festival Cristallino

IN-STUDIO fa parte del Festival Cristallino, manifestazione giunta alla sua sesta edizione, che promuove le arti visive contemporanee in Emilia-Romagna nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018. Il Festival, organizzato dall’Associazione Calligraphie, mappa e riunisce in un progetto trasversale e articolato le eccellenze culturali e creative del territorio.
Studi d’artista, grandi mostre, workshop, incontri, performance: ogni occasione del Festival sarà intesa a dare corpo a ciò che si muove per percorsi marginali, innestandosi trasversalmente all’interno di una rassegna più ampia: VIE PERIFERICHE, il cui termine “periferico” non sottolinea la sua valenza secondaria, bensì, acquista primaria importanza nell’economia di un sistema che determina l’identità di un territorio come quello emiliano-romagnolo.

Il Festival Cristallino continua sabato 13 ottobre, in occasione di AMACI Giornata del Contemporaneo, con l’inaugurazione della bipersonale di Luca Piovaccari e Verter Turroni presso la galleria CORTE ZAVATTINI 31 di Cesena.

Info: www.cristallino.org • www.cortezavattini31.com

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