Palazzo San Felice a Roma nuova sede della Biblioteca di Archeologia e di Storia dell’Arte

Avviati i lavori per la realizzazione della nuova sede della Biblioteca di Archeologia e di Storia dell’Arte a Palazzo San Felice a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Sono molto lieto – ha detto il Capo dello Stato – che prima della fine del mio settennato si dia avvio ai lavori. Una grande operazione culturale che dona al centro di Roma un luogo dinamico di studio, che conserva un grande patrimonio di cultura e che guarda al futuro, perché raccogliendo e mettendo a disposizione degli studiosi il grande patrimonio che la Biblioteca conterrà, significa proiettare nel futuro la cultura che il nostro Paese ha accumiulato nel corso dei secoli, che è l’anima del nostro Paese e che rende più rassicuranti le prospettive di futuro”.

“Palazzo San Felice sarà un luogo aperto alla città come previsto dal progetto dell’architetto Botta. Non sarà soltanto un luogo conservazione ma un luogo di vita e di attività. Il Ministero si è impegnato nel reperire risorse e affiancare il Quirinale in questo progetto che rappresenta un grande messaggio al Paese” ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, collegato da remoto. La nuova Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte sorgerà dunque nel Fabbricato San Felice in via della Dataria, su intervento progettuale dell’architetto Mario Botta. “Prendiamo un pezzo di Roma antica per attualizzarla. E’ il nostro compito generazionale” ha detto l’architetto Botta. “Abbiamo il carico di una responsabilità che va al di là di quel poco che riusciamo a fare e che ci spinge a interpretare al meglio non tanto per noi ma per le prossime generazioni. Noi creiamo un futuro” ha aggiunto.

“Come previsto dall’accordo per la nascita della Fondazione verrà spostata lì, da Palazzo Venezia, la meravigliosa biblioteca di archeologia e storia dell’arte, una delle istituzioni più importanti del Paese. Ci sono più di 400 mila volumi, incunaboli, materiale fotografico, un archivio infinito che oggi si trova in spazi non adeguati dentro Palazzo Venezia. Insieme alla Direzione del nuovo museo autonomo di Palazzo Venezia e del Vittoriano abbiamo deciso, così, di valorizzarla e darle una nuova centralità per la città di Roma e per l’Italia. La nuova Biblioteca non sarà più soltanto un luogo per studiosi ma diverrà un luogo aperto per eventi e incontri, oltre che di studio e di ricerca. Si tratta di una grandissima operazione che parte oggi anche grazie alla volontà del Presidente Mattarella che ha voluto fare questo dono a Roma e a tutto il Paese”, ha concluso Franceschini.

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