‘Ridefinire il gioiello’ alla 12esima edizione. A Sabrina Bottura il premio Boop

(di Giulia Rossi)

Si rinnova anche nel 2022 la collaborazione tra Boop e il concorso Ridefinire il gioiello (ridefinireilgioiello.com), alla dodicesima edizione, creato e diretto da Sonia Patrizia Catena. Premiato il gioiello Dry Stone Wall di Sabrina Bottura, realizzato in lana merinos extra fine infeltrita con la tecnica ad acqua e pietra calcarea, un inno alla natura e alla libertà colorato di verde, il verde tipico dell’Irlanda. Il premio Boop vuole valorizzare una filosofia del gioiello sostenibile, a partire da materiali di recupero, così come è presente nel manifesto del concorso fin dalla prima edizione del 2010.

 

A cosa ti sei ispirata per creare questo gioiello?

L’idea della mia creazione è nata dal ricordo che ho dei muri in pietra nei campi d’Irlanda che sono presenti ovunque nelle campagne e sulle Isole, dal colore dei prati che presentano tonalità di verde con graduazione che dal lime arriva allo smeraldo e delle pecore che lì pascolano. Certamente un panorama incredibile, un luogo di una bellezza unica e rara. Questi tre elementi mi hanno ispirato nella realizzazione di una collana. Pensando alle pecore ho usato della lana merinos extra fine tinta di verde che ho poi infeltrito con la tecnica ad acqua realizzando così una collana nella quale ho “incastonato” delle pietre calcaree che avevo raccolto durante un viaggio in Irlanda.

Cosa significa per te creare gioielli?

Creare gioielli è per me un essenza di vita e perciò non smetto mai di elaborare. La mia ricerca è sempre in evoluzione. Sento sempre il bisogno di provare nuovi materiali e di imparare nuove tecniche. Nel periodo in cui ho abitato in Alto Adige ho conosciuto e sperimentato il feltro, un materiale antico, naturale, caldo, che viene realizzato con un procedimento lungo partendo dalla lana cardata.

Quale credi sia l’aspetto più affascinante del tuo lavoro?

Ciò che più mi attrae del mio lavoro è il poter esprimere il mio estro creativo con la massima libertà. Per i lavori che invece mi vengono commissionati la cosa che più mi affascina è realizzare un gioiello che possa appagare sia il desiderio del committente che la mia inventiva e magari riuscire a scorgere lo stupore sui loro visi nel vedere il risultato finale dell’oggetto.

A quale gioiello sei più affezionata e perché?

Il gioiello che più mi rappresenta è un anello che ho chiamato “Explosion” e che ho creato nell’ anno 2009. Nel realizzarlo ho messo in simbiosi per la prima volta le mie due più grandi passioni: l’oreficeria e l’arte feltraia. Il gioiello è stato realizzato in argento fuso e trafilato a mano al quale ho abbinato lana merinos extra fine lavorata con la tecnica ad acqua.

Prossimi progetti. 

Oltre alla partecipazione al concorso Ridefinire il gioiello, quest’anno ho aderito al progetto artistico “Notte Stellata” che riproduce, diviso in segmenti, Il dipinto celeberrimo di Vincent Van Gogh, Notte Stellata, dipinto nel 1889 ed esposto al Moma di New York . E’ un’opera collettiva di 189 artiste : una gigantografia di 3.5×4.5 metri formata da 63 frammenti (50×50 cm ) ciascuno realizzato da un’artista diversa con la tecnica tessile che preferiva. Il progetto, ideato e curato da feltrosa e già stata esposta a Sala Braganza(PR) a maggio, poi al Museo della Lana di Stia (AR) da giugno a settembre, alla Certosa Reale di Collegno (TO) a ottobre e prossimamente a Chieri (TO).

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