Ridefinire il gioiello, il premio Boop per il gioiello in pelle a Caterina Mitrano

Si rinnova anche nel 2022 la collaborazione tra Boop Fashion Story e il concorso Ridefinire il gioiello (ridefinireilgioiello.com), alla dodicesima edizione, creato e diretto da Sonia Patrizia Catena. Premiato il gioiello interamente in pelle di Caterina Mitrano (@orafacaterina), realizzato a mano. Il premio Boop vuole valorizzare una filosofia del gioiello sostenibile, a partire da materiali di recupero, così come è presente nel manifesto del concorso fin dalla prima edizione del 2010.

A cosa ti sei ispirata per creare questo gioiello?

L’ispirazione per questa collana è arrivata da un ricordo di Sophia, conosciuta a Jesolo durante l’estate del 1979, avevamo 10 anni. Lei proveniva da Uyghih, in Irlanda. Nonostante le difficoltà di comunicazione, si è creata fin da subito una certa complicità. Di lei mi è rimasta impressa soprattutto la risata, spontanea e rumorosa, gli occhi di ghiaccio e, più di tutto, i capelli rosso ramato. Quel colore mi ipnotizzava e con gli anni, anche se la fissazione per i capelli rossi si è attenuata, la meraviglia dei riflessi ramati la ritrovo in molte mie scelte cromatiche, nell’arredamento di casa, nell’abbigliamento e nella scelta del materiale da lavorare.

Con quali materiali è stata realizzata?

In pelle, un materiale naturale, caratterizzata da cerchi, una forma geometrica che spesso ritroviamo nell’architettura e nel simbolismo artistico e religioso, infine il tondo, che nella mente ricorda un’isola. E’ una collana tridimensionale, realizzata interamente a mano, leggerissima, priva di parti metalliche che potrebbero dare allergie, ma soprattutto è di un bellissimo color rame, come i capelli di Sophia.

Cosa significa per te creare gioielli?

I gioielli sono il mio mondo, il mio campo, sono orafa, diplomata maestra d’arte orafa all’istituto statale di Venezia e anche se per varie ragioni ho fatto molto altro nella vita non ho mai abbandonato la mia prima e principale passione.

Quale credi sia l’aspetto più affascinante del tuo lavoro?

Creare, dare nuove forme a un materiale, da un lingottino di metallo far nascere un anello, da un foglio di pelle costruire una collana i modi sono infiniti. Da scarti di lavorazione industriale di plastiche, gomme, pelli, metalli si possono creare delle meraviglie, dare nuova vita a pezze che altrimenti andrebbero scartate.

A quale gioiello sei più affezionata e perché?

Proprio alla collana tridimensionale, il modello proposto al concorso, molto versatile, leggero e facile da portare. Era già presente nella mia mente da tempo, ma non avevo ancora trovato il materiale adatto, in metallo sarebbe stata troppo pesante, con la pelle invece la collaba è nata da sola.

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