Globo d’Oro 2019: Alessandro Borghi, Marco Bellocchio e Franco Nero i più applauditi a Villa Wolkonsky

Hollywood e la Dolce Vita, sogno di una notte di inizio estate a Villa Wolkonsky. La residenza dell’Ambasciatore britannico a Roma ha fatto da sfondo alla cerimonia di premiazione della 59ma edizione del Globo d’Oro, uno dei premi più
antichi e prestigiosi del cinema italiano. L’Associazione della Stampa Estera in Italia ha consegnato i riconoscimenti nell’ambito di una serata di gala ricca di ospiti di spicco. Tutto è cominciato sulle note del Maestro Ezio
Bosso, insignito del Gran Premio della Stampa Estera, che si è esibito al piano nel parco della villa, incantando il pubblico.
«È stato un onore premiare Ezio Bosso – commenta Claudio Lavanga, co-responsabile del comitato di giuria – un italiano che ha prestato la sua arte al cinema, e ha varcato i confini fino a diventare un ambasciatore del
nostro Paese nel mondo. Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, co-responsabili del comitato di giuria hanno magistralmente condotto la serata, invitando sul palco la padrona di casa,  l’Ambasciatore Jill Morris, e la Presidente
dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, Patricia Thomas, e annunciando gli attesissimi premi.
Il premio al Miglior Film è stato assegnato a Marco Bellocchio con Il traditore, mentre per la Migliore Opera Prima la giuria ha conferito il riconoscimento a Bangla di Phaim Bhuiyan, quest’ultimo doppiamente
protagonista sul palco, con un’esibizione live insieme alla sua band.
Tra i volti femminili è stato scelto quello di Jasmine Trinca come Miglior Attrice, premiata per la sua interpretazione nella pellicola Croce e Delizia di Simone Godano. Per la categoria maschile, è stato un trionfo
quello di Alessandro Borghi, premiato come Miglior Attore per il film Sulla mia pelle, opera che si è aggiudicata anche il riconoscimento per la Miglior Sceneggiatura, scritta da Alessandro Cremonini e Lisa
Nur Sultan.
Il premio alla Migliore Colonna Sonora ha decretato la vittoria di Nicola Piovani per le musiche del film Il traditore. Mentre la Miglior Fotografia è andata a Daria D’Antonio per Ricordi?.
Dalla fortunatissima serie televisiva L’amica geniale giunge Ludovica Nasti, che è stata premiata come Giovane Promessa, mentre il Premio alla Carriera ha visto protagonisti Vanessa Redgrave e Franco Nero,
quest’ultimo sul palco di Villa Wolkonsky a ritirarlo per entrambi, leggendo per l’occasione una lettera di Vanessa Redgrave, che saluta e ringrazia la Stampa Estera per questo riconoscimento.
Una delle novità di questa edizione del Globo d’Oro è il Premio per la Miglior Serie TV, che è stato assegnato a Il nome della rosa, la fortunata produzione Rai con la regia Giacomo Battiato, che ha visto protagonista,
tra gli altri, l’attore statunitense John Turturro.
E proprio da una delle serie tv più amate dal pubblico, Gomorra – La serie, è salito sul palco anche Arturo Muselli con una straordinaria interpretazione, in chiave partenopea, tratta dall’Amleto.
La cerimonia è proseguita con l’annuncio del Miglior Corto, che è stato assegnato a Olmo di Davide Calvaresi. Mentre come Miglior Documentario è stato premiato Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. L’ultimo premio è stato consegnato a Maria Teresa Lazzaro, segretaria dell’Associazione della Stampante Estera in Italia, per il supporto fondamentale – anche nell’organizzazione del Globo d’Oro- nel corso degli anni.
La serata, diretta dal regista Antonio Centomani, è stata un susseguirsi di annunci e interventi di altissimo livello, che hanno allietato gli oltre cinquecento ospiti tra stampa internazionale, autorità, artisti.

Tantissimi i rappresentanti della Stampa Estera che si sono alternati sul palco, e hanno poi celebrato a colpi di gusto – tra gli sponsor della serata, Campari e Carpigiani Gelato University, che ha portato i dolci sorbetti e le creme di Eugenio Morrone, campione italiano che rappresenterà il nostro paese alla prossima Coppa del Mondo della Gelateria (presso il Sigep di Rimini, dal 19 al 21 Gennaio 2020) -.

«A nome del Comitato Cinema
dell’Associazione Stampa Estera in Italia – dichiara Alina Trabattoni, co-responsabile del comitato – siamo stati onorati di presentare il nuovo volto di uno storico premio cinematografico, nato come emulo dei Golden Globes, ma diventato un tributo unico nel suo genere. Un riconoscimento indipendente al Cinema Italiano, assegnato
da chi l’Italia la racconta guardandola da fuori». Aspettiamo, sognando, la sessantesima edizione!

(Valentina Righi - BOOP.NEWS)

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