Parata di stelle per una ‘Prima’ della Scala diversa, omaggio all’arte e alla cultura

Sarà una Prima diversa, ma pur sempre una prima, quella del prossimo 7 dicembre al Teatro alla Scala di Milano. Nessuna rappresentazione in presenza, anche a causa del recente contagio da Covid-19, ora risolto, che ha colpito alcuni membri del coro. La scelta del sovrintendente e direttore artistico Dominique Mayer è ricaduta su una serata ‘A riveder le stelle’, che verrà trasmessa da Rai Cultura su Rai 1, con la direzione del maestro Riccardo Chailly, la regia di Davide Livermore e la partecipazione di 24 tra le più grandi voci del nostro tempo e dei ballerini scaligeri. Non potrà essere, in queste settimane ancora drammatiche, una serata di festa: sarà però una serata di speranza e di determinazione in cui la Scala e la Rai porteranno nelle case degli italiani (ma anche in Francia e Germania grazie all’accordo con Arte, e in numerosi altri Paesi) il valore dell’opera e della danza attraverso i loro interpreti più alti. Il viaggio si concentrerà sul repertorio italiano, ma includerà anche pagine di grandi compositori europei. Si inizia da estratti di opere di Giuseppe Verdi per continuare con Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Jules Massenet, Richard Wagner e Gioachino Rossini, mentre le musiche dei balletti sono di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Davide Dileo, Erik Satie e Giuseppe Verdi. Le coreografie sono di Manuel Legris (che contribuisce alla serata con Verdi Suite, una creazione in omaggio alla musica italiana), Rudolf Nureyev e Massimiliano Volpini.

Le arie d’opera e i momenti di danza saranno collegati e contestualizzati da testi recitati da attori, a significare la continuità tra le arti già indicata dal titolo che riprende “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, il celebre verso con cui si chiude l’Inferno della Divina Commedia, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri. Alla chiamata della Scala hanno risposto i cantanti Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Flórez, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier, Sonya Yoncheva. Tutti artisti che hanno collaborato in passato con il Teatro alla Scala e in molti casi ne hanno fatto la loro casa musicale partecipando a diverse produzioni.

Nella parte dedicata al balletto, che sarà diretta dal maestro Michele Gamba, saranno protagonisti l’étoile Roberto Bolle, i primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Toppi e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo. L’impianto scenico, che vede protagonista il Teatro con l’Orchestra al centro della platea e artisti collocati non solo in palcoscenico ma collegati dai palchi e in diversi spazi dell’edificio e dei laboratori, è firmato dal regista insieme a Giò Forma, con le scenografie digitali di D-Wok.

Grazie a un accordo tra il Teatro alla Scala e la Camera Nazionale Moda Italiana, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno gli artisti in palcoscenico, con il coordinamento del costumista Gianluca Falaschi. La trasmissione su Rai 1, che si avvarrà di dieci telecamere e di un gruppo di registi coordinati da Stefania Grimaldi, sarà presentata per il quinto anno consecutivo da Milly Carlucci, a cui si aggiungerà per la prima volta Bruno Vespa. Rimandato il tradizionale appuntamento con la Prima Diffusa, che proprio nel 2020 avrebbe celebrato il suo decennale, prosegue il rapporto di collaborazione del Teatro alla Scala con il Comune di Milano che si tradurrà in una campagna di comunicazione congiunta in coordinamento con l’Assessorato alla Cultura.

 

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