Mostra/ Vincent Van Gogh. Campagna senza tempo – Città moderna

When: 15 Novembre 2010 - 6 Febbraio 2011

Roma – La mostra riporta a Roma dopo ben ventidue anni il genio assoluto di Vincent van Gogh, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte e nell’immaginario collettivo dell’uomo moderno. Il percorso scientifico dell’esposizione analizza per la prima volta le due inclinazioni contraddittorie che spesso guidarono il pittore nella scelta dei soggetti dei suoi dipinti: il suo amore per la campagna, come ambiente fisso e immutabile, e il suo legame con la città, centro della vita moderna e del suo rapido movimento. Esposti settanta capolavori tra prestigiosi dipinti, preziosi acquarelli e opere su carta del maestro olandese e oltre trenta opere dei grandi artisti che gli furono di ispirazione – tra i quali Millet, Pissarro, Cézanne, Gauguin e Seurat.

Pittore di paesaggi traboccanti di luce e di vibranti ritratti, Vincent van Gogh era un artista impetuoso e appassionato che, all’occorrenza, dimostrava un altezzoso disprezzo per le convenzioni.

 

Nonostante i più vedano Van Gogh come un artista maledetto e guardino alle sue opere come al prodotto stupendo della sua follia, egli era, invece, un uomo di grande cultura, un pensatore raffinato che parlava perfettamente varie lingue e che aveva studiato per diventare mercante d’arte. La sua sorprendente memoria visiva gli permetteva di ricordare fin nei minimi dettagli dipinti o stampe già visti e dalle sue lettere apprendiamo quanto importante sia stata questa conoscenza storico-artistica per lo sviluppo del suo personale stile.  Sin dall’inizio della sua esperienza di pittore, egli si avvicinò ai maestri del recente passato, come Eugene Delacroix, Charles Daubigny, Jean-François Millet. Rembrandt era il suo modello, ma riteneva vitale anche l’incontro con i colleghi artisti e il dibattito sui temi legati alla contemporaneità, come Camille Pissarro e Paul Cézanne, Paul Gauguin e Georges Seurat. Proprio a testimonianza di questa fitta rete di rapporti e dell’importanza cruciale di queste fonti di studio ed ispirazione per Van Gogh, viene presentata in mostra una selezione accurata e puntuale di opere di questi ed altri artisti, cui il maestro olandese fece riferimento.

 

Pur spesso tormentato da profondi dubbi, in parte originati dalla malattia, Van Gogh era anche un uomo molto ambizioso con una percezione estremamente chiara della propria opera nel suo insieme e del ruolo che avrebbe ricoperto nella storia dell’arte.

 

Queste posizioni apparentemente contraddittorie caratterizzano gran parte della vita e della produzione artistica di Vincent. Ad esse si ispira questa importante esposizione, che analizza l’opera del grande pittore olandese approfondendo due aspetti fondamentali della sua identità artistica: l’amore per la campagna, vista come un ambiente fisso e immutabile, e l’attaccamento alla città, centro del movimento frenetico e della vita moderna.

 

Dove: Complesso del Vittoriano

Via San Pietro in Carcere – Roma

tel. 06 6780363 – 06 6780664

museo.vittoriano1@tiscali.it

 

Nella foto: Autoritratto  (1887)

Olio su cartone, 42 x 34 cm

Rijksmuseum, Amsterdam –

Donato da Mrs. F.W.M. Bonger-van der Borch van Verwolde, Almen

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