Treviso – Dopo il successo ottenuto nelle sette precedenti rappresentazioni, arriva nel capoluogo della Marca lo spettacolo di teatro civile-gastronomico Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida, interpretato da Tiziana Di Masi. Scritto dal giornalista Andrea Guolo, è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera dove, sui terreni un tempo gestiti e posseduti dai mafiosi, è sorta una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. Uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi: basta concederle la possibilità.
Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; l’affermazione di un’agricoltura in Sicilia che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori.
Da sud a nord, lo spettacolo propone allo spettatore un esemplare “menù della legalità”,dall’antipasto al dolce, in un crescendo di gusto e di emozione che si accompagna alle parole di chi, quei prodotti, li ha seminati, coltivati e portati nelle tavole degli italiani. Testimonianze, odori, sapori e impegno sociale, per un intreccio gustoso ed esilarante che va a riempire coscienze e stomaci. Il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale. “Non è facile – spiega Tiziana Di Masi – avere tante cose importanti da dire, e farlo “a tarallucci e vino”. È una sfida seria, che però rientra in una precisa volontà: la lotta alle mafie inizia dalle piccole cose, dalla quotidianità. Comprare per scelta, non pernoia o per moda, acquistando qualcosa che è buono e giusto, significa compiere un grande passo avanti.
Il teatro è azione di coscienze che possono comprendere e mobilitarsi. L’intreccio fra testo e azione è legato a questa necessità: informare, incuriosire, risvegliare stomaci e coscienze. Così il cibo e le parole diventano tutt’uno, sono quei prodotti che gli ospiti degusteranno durante lo spettacolo e che costituiscono il risultato più tangibile di quella lotta, sono testimoni di libertà”.
ore 21
Teatro Aurora
via Venier 32, zona Ospedale.
Ingresso gratuito.
Infoline stampa: 338-2712616