Coronavirus, l’ordinanza di Regione Lombardia

Regione Lombardia, in relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo un’ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto ilLeggi di più

DOPO LA PRIMA/ Se il nonno diventa un gatto, per i 100 anni di Gianni Rodari

Chissà cosa consiglierebbe il nonno dottore contro i mali dell’oggi? Forse una pastiglia di stupidina? O forse un viaggio sui tetti con un gatto a strisce? Incantano le pillole di saggezza sparse nelle Fiabe al telefono di Gianni Rodari, il maestro della fantasia, di cui si celebrano nel 2020 i 100 anni dalla nascita. Incantano non solo perchè sono belle storie, ma perchè come tutti i classici sono capaci di resistere alle mode del momento e a rimanere. E in un’epoca in cui tutto cambia così velocemente, anche i rapporti tra le persone, bambini compresi, avere dei punti di riferimento di spessore e qualità nella didattica e nel divertimento dei più piccoli, è un’ancora di salvezza.  Così come sono una salvezza i personaggi di Rodari, con i loro tic, abitudini e manie un po’ assurdi, ma così convintamente presenti e vicini alla fantasia dei piccoli, da rimanere poi anche nell’immaginario degli adulti. 

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DOPO LA PRIMA/ La Tempesta di William Shakespeare

Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni…sarà per questo che le magiche creature che popolano l’isola in cui è naufragato Prospero (Renato Carpentieri) insieme alla figlia Miranda (Giulia Andò), guidate da uno straordinario Ariel (Filippo Luna) ci attirano e allo stesso tempo ci respingono in un moto sospeso tra desiderio e repulsione, paura e attrazione. Sono creature non umane, ma per certi versi molto umane, che comprendono gli umani desideri e con essi giocano e di essi si prendono gioco. C’è il matto e a volte un po’ disgustoso Calibano (Vincenzo Pirotta), a creare scompiglio, assoggettato a Prospero, desideroso di scappare. (di Giulia Rossi)

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2020, parola d’ordine: Slowbalisation

(di Maria Elena Molteni) ‘Slowbalisation’: questa la parola chiave del 2020 che, secondo PwC, identificherà l’anno appena iniziato. Non è una netta inversione di tendenza ma, secondo le previsioni contenuteLeggi di più

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